Nella gran parte dei casi il burnout è collegato alla vita lavorativa. Comunque chiunque si senta sovraccarico e sottostimato per un lungo periodo è a rischio di burnout – dal/dalla manager super-impegnato che da tempo non prende un giorno di ferie, alla madre casalinga che deve badare a due figli ed alla madre anziana. Vi sono però anche altri fattori, oltre a quelli lavoro-correlati, che contribuiscono al burnout, quali lo stile di vita ed alcune caratteristiche della personalità.
LE CAUSE LAVORO-CORRELATE DEL BURNOUT INCLUDONO:
- Valutare di avere poco o nessun controllo sul lavoro
- Non ottenere alcun riconoscimento o premio per buone performance
- Avere aspettative sul lavoro incerte o troppo elevate
- Essere impegnato in lavori monotoni o poco sfidanti
- Operare in un ambiente di lavoro senza una struttura efficace e/o con pressione eccessiva.
LE CAUSE DEL BURNOUT RELATIVE ALLO STILE DI VITA INCLUDONO:
- Non aver tempo sufficiente per rilassarsi e per le attività sociali
- Esser soggetto ad eccessive richieste su troppi fronti
- Dover farsi carico di molte responsabilità senza la collaborazione degli altri
- Dormire in modo insufficiente
- Non avere relazioni personali frequenti e di supporto
I TRATTI DELLA PERSONALITÀ CHE POSSONO CONTRIBUIRE AL BURNOUT INCLUDONO:
- Essere perfezionisti: nulla è abbastanza buono
- Avere una visione pessimistica di se stessi e del mondo
- Voler controllare tutto: esser riluttanti o incapaci di delegare
- Puntare al massimo (c.d. personalità di Tipo A)
In base a quanto riportato in letteratura, il burnout è causato dal coinvolgimento prolungato in situazioni emozionalmente impegnative (Pines e Aronson) e/o dall’essere dedicati ad una causa, uno stile di vita o una relazione che non riesce a produrre i risultati attesi (Freudenberger). Il burnout può anche esser visto come un indicatore della discrepanza fra i propri valori personali/ carattere ed i propri obblighi sul lavoro (Maslach).
[post-content id=1170]